Chi è Fabrizio Poli?
Ho iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia più di 20 anni fa, sono partito dalla gavetta lavorando: in officina, al montaggio degli impianti, al collaudo presso i Clienti.
Negli anni mi sono occupato di: sviluppo, acquisti, investimenti, gestione del personale ho sempre collaborato con professionisti di vari settori che hanno arricchito il mio bagaglio di competenze.
Oggi ricopro il ruolo di CEO di FAP.
Cosa ci racconta di FAP?
Mio padre Luigi Poli è stato un vero pioniere in Italia quando, negli anni ottanta, si specializzò nella progettazione e produzione di macchine ed impianti per l’estrusione, in pochi anni l’azienda si consolidò diventando uno tra i principali player europei.
La FAP si fonda su pilastri come: qualità, flessibilità, competitività, innovazione, attenzione alle esigenze del Cliente; oggi come ieri io e mio fratello Francesco Poli continuiamo a preservare questi pilastri perché pensiamo siano la base del nostro successo.
Com’è andato il 2020?
È stato un anno difficile come penso per tutti, abbiamo rallentato dei progetti, prevediamo comunque di chiudere il 2020 con un fatturato in linea agli anni precedenti.
La crisi ci ha sfiorato verso marzo dell’anno scorso ma abbiamo sempre onorato tutti i pagamenti, gli stipendi sono sempre stati pagati non possiamo lamentarci.
Che prospettive avete per il futuro?
Abbiamo previsto degli investimenti importanti per il prossimo triennio. Le esigenze del mercato cambiano continuamente e dobbiamo farci trovare pronti.
Proporremo novità in ambito tecnologico, stiamo investendo su un nuovo sito produttivo, da poco abbiamo fatto il rebranding del nostro logo, aggiornato il sito internet, siamo carichi e pronti per affrontare tutte le sfide che si presenteranno.